Tolleranza alla frustrazione e marshmallows
Cosa c’entra la psicologia con le caramelle? La risposta chiama in causa il Marshmallow test, un esperimento condotto sui bambini che analizza quanto e in che modo i più piccoli sono in grado di resistere alle tentazioni e di autocontrollarsi, posticipando la gratificazione…e quale tentazione migliore di un marshmallow?
Nell’esperimento, i bambini sono seduti di fronte a un piatto contenente un marshmallow ma, all’improvviso, il ricercatore dirà ai piccoli che dovrà allontanarsi per qualche minuto e consiglia loro di non mangiare la caramella durante la sua assenza. Solo se rispettano tale condizione, al ritorno del ricercatore, i bambini potranno mangiare il marshmallow nel piatto e un secondo marshmallow (gratificazione ritardata) che verrà successivamente portato loro!
Come avranno reagito i più piccoli? E soprattutto…i piccoli che sanno resistere alla tentazione e che sono in grado di autocontrollarsi in funzione di una gratificazione posticipata, che adulti diventeranno?
Bene…le ricerche dicono che i bambini in grado di superare il marshmallow test molto probabilmente diventeranno degli adulti di successo. In effetti il test misurerebbe quanto il bambino è in grado di aspettare per una ricompensa, senza lasciarsi frustrare dal tempo di attesa. In questo modo, crescendo, il piccolo impara che le attese per delle gratificazioni future si possono gestire e, pertanto, non si lascerà abbattere alle prime difficoltà né mollerà con facilità il percorso verso il raggiungimento dei suoi obiettivi.
Recentemente però alcuni studiosi hanno sottolineato i limiti di questo esperimento che ha a lungo influenzato la letteratura psicologica. Nell’attesa di scoprire se questi risultati siano attendibili o meno, è sempre bene abituare i bambini a tollerare le attese e a saper aspettare un po’ per ottenere ciò che si desidera. In fin dei conti…meglio un marshmallow oggi o la propria realizzazione domani?
Dott.ssa Marina Morgese - Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale 